Il centro ippico Il Grillo: una storia di famiglia.

Una passione quella per i cavalli che si tramanda da generazione in generazione da quando mio nonno Aldo Maspero alla fine degli anni 50 acquistò il primo cavallo, mettendo le basi a quello che con tanto lavoro, impegno e amore è diventato oggi il centro ippico Il Grillo.

Nonno Aldo diceva che tra i suoi tre figli, Silvio aveva un talento naturale per i cavalli e così quando in cascina arrivavano cavalli più impegnativi era suo compito addestrarli e cavalcarli. 

Dopo oltre 20 anni di monta inglese e salto ostacoli sotto le rigide regole dell’insegnamento equestre dell’accademia militare, mio papà Silvio spinto dall’esuberanza e dall’entusiasmo di mia mamma Patrizia decise di conoscere meglio quella che all’epoca in Italia era una novità: la monta western.

Appassionati a questa nuova equitazione, meno impostata e più naturale, Silvio e Patrizia iniziarono ad acquistare i primi cavalli americani Quarter Horse e Appaloosa importati direttamente dagli USA. 

Fondarono un allevamento selezionando le migliori linee genetiche da lavoro e da corsa. Approfondirono l’insegnamento della monta western diventando tra i primi istruttori riconosciuti dalla Federazione Equestre Italiana. 

 

Continuarono l’iter di formazione fino ad arrivare alla carica massima di istruttore di terzo livello di monta western e per Silvio anche di docente nazionale della federazione per la formazione dei nuovi istruttori. A livello agonistico furono pionieri e si specializzarono nelle discipline del Barrel Racing e del Pole Bending raggiungendo importanti traguardi, tra cui titoli nazionali ed europei e la partecipazione ai mondiali negli USA.

Di pari passo Silvio e Patrizia lavorarono instancabilmente giorno dopo giorno a costruire, a rinnovare e a migliorare le strutture del maneggio. Dalle scuderie, ai paddock, alle arene di lavoro per l’insegnamento, ai campi coltivati per un’alimentazione sana e genuina dei nostri cavalli.

Fin da piccola mi hanno trasmesso la loro passione per i cavalli. Sono cresciuta tra storie di cavalli e il profumo del fieno. Sono grata per tutto quello che mi hanno dato, tramandato e insegnato. A sei anni mia mamma mi regalò il mio primo cavallo argentino di nome Chicco. Con lui tante avventure. Lo porto ancora nel cuore.

Nei trent’anni a seguire i miei genitori mi hanno trasmesso il loro sapere, mi hanno aiutata a realizzare tanti sogni, mi hanno permesso di viaggiare e di imparare, mi hanno supportata nella mia formazione di istruttrice e docente. 

Ho seguito le orme di mamma e papà e oggi insieme a mio marito Fabio, anche lui istruttore, collaboriamo tutti e quattro per portare avanti al meglio questo lavoro che amiamo e per salvaguardare questo luogo che ci è stato donato da mio bisnonno Rinaldo e che è parte imprescindibile delle nostre vite.

Spero che anche nostra figlia Silvia vorrà in futuro, quando sarà grande, continuare questa meravigliosa storia di famiglia e che possa avere sempre nel cuore l’amore per i cavalli e per il Grillo.

– Elisa Maspero

DAGLI ANNI '50 UNA PASSIONE DI FAMIGLIA

Il centro ippico Il Grillo: una storia di famiglia.

Il centro ippico il Grillo è parte della cascina Chigollo, o cascina “Il Grillo” come molti la conoscono oggi. Un antico cascinale lombardo posto in un’oasi di pace tra prati e boschi che colorano di verde quel lembo di terra racchiuso tra i due rami del Lago di Como.

Già documenti del 1400 segnalano l’esistenza nel nucleo di Inchigollo, allora chiamato Chegolo o Cogolo, una cascina con corte, aia e prati coltivati. L’area, divisa in piccoli appezzamenti affidati a mezzadri, fu acquistata dopo la Prima guerra mondiale da Rinaldo Maspero di ritorno dal Perù, dove era emigrato giovanissimo alla ricerca di fortuna.
l resto è storia recente e ancora viva nella memoria di diversi abitanti dei paesi vicini, che nella cascina Chigollo sono nati, figli delle tante famiglie di contadini che lì vivevano, facendo fieno per le vacche, coltivando patate, viti e frumento e allevando bachi da seta. In cascina c’erano due pozzi, tuttora esistenti, e un lavatoio in pietra con una sorgiva nel mezzo di un prato. I carri erano trainati da cavalli e l’ultimo, un bigio di nome Gris, trascorse la sua vecchiaia da tranquillo pensionato, sostituito dai primi mezzi meccanici.

Con gli anni Sessanta Aldo Maspero, continuando l’impegno di suo padre Rinaldo, invece di seguire la strada della lottizzazione, decise di dare alla cascina un’impronta sportiva pur senza rinunciare alla vocazione agricola della struttura. Costruì i primi campi da tennis della zona e, seguendo la sua grande passione per i cavalli, costituì il nucleo di quella che diventerà una delle più affermate scuole di equitazione del territorio.

La terza generazione dei Maspero continua lungo la medesima strada. La figlia Anna nel corso degli anni ha saputo valorizzare la cascina grazie ad un amorevole e paziente lavoro di ristrutturazione. Grazie a lei è stato valorizzato l’aspetto residenziale di una delle poche cascine rimaste vive e fruibili, sempre prestando attenzione alla salvaguardia delle antiche strutture e della natura circostante. Alberto si occupa del settore tennis e del reparto ricettivo della cascina con il bar e la locanda. Silvio con Patrizia, Elisa e Fabio ha sviluppato con passione il centro ippico, salvaguardando l’aspetto equestre e agricolo della cascina grazie al suo amore per i cavalli e per la natura.